Ristrutturazioni studi medici
Da
diversi anni ci stiamo occupando di ristrutturazione e
riqualificazione di studi medici.
Ristrutturare locali medici implica, per chi nel settore
e' ben
informato, una serie di normative e di adempimenti che devono essere
rispettati; sia progettualmente che in fase di realizzazione.
I nostri interventi di riqualificazione hanno gi interessato diversi
studi medici sia dentistici che polifunzionali.
Alcune realizzazione di studi medici (foto)
Ma vediamo nello specifico le normative a riguardo.
DEFINIZIONI
Il locale ad uso medico e' quel locale destinato a scopi diagnostici,
terapeutici, chirurgici, di sorveglianza o di
riabilitazione dei pazienti (inclusi i trattamenti estetici). Le
prescrizioni che si applicano ai locali medici si limitano ai soli
componenti che si trovano o che si possono trovare fino a 2.50 m di
altezza dal piano di calpestio. La classificazione dei locali ad uso
medico deve essere attestata dal personale medico. La zona paziente
e' il luogo di tutti quei volumi in cui un paziente con parti
applicate pu venire in contatto intenzionale o non intenzionale con
altri apparecchi elettromedicali o sistemi elettromedicali o con
masse estranee o con altre persone in contatto con tali elementi. La
zona paziente pertanto definibile come il luogo di tutti quei volumi
che puo' assumere il paziente in tutte le sue possibili posizioni,
il cui generico volume assunto convenzionalmente dalla norma come
costituito dal volume compreso tra la superficie del tavolo su cui
e' posto il paziente allargata fino a 1.50 m in tutte le direzioni
orizzontali, la corrispondente superficie sul piano del calpestio e
la superficie del tavolo posta a 2.50 m dal piano di calpestio.
I locali adibiti ad uso medico sono stati sempre considerati dalla
normativa CEI come luoghi a maggior rischio elettrico; cio' in
relazione al fatto che il paziente sottoposto a trattamenti con
apparecchi elettromedicali viene a trovarsi in una situazione di
maggiore vulnerabilita' in caso di contatto accidentale con elementi
in tensione. La presenza di locali classificati ad uso medico ormai
divenuta una realta' sempre piu' diffusa; infatti questi luoghi non
sono una prerogativa dell ambiente ospedaliero ma anche case di cura,
ambulatori medici, studi dentistici, infermerie aziendali rientrano
in questa tipologia di locali e, recentemente, anche i locali ad uso
estetico
CLASSIFICAZIONE LOCALI AD USO MEDICO
I Locali ad uso medico sono trattati dalla Norma CEI 64-8 nella
Parte 710, che e' entrata in vigore nel 2001. Per
tutti gli ambienti oggetto della presente norma, e' obbligatoria la
stesura del progetto a firma di un tecnico abilitato.
Esempi di attivita' nelle quali si applica la norma :
Ospedali, Cliniche private
Studi Medici e Dentistici
Locali ad uso Estetico (estetista)
Locali ad uso medico
Dal punto di vista del rischio elettrico, i locali ad uso medico,
sono classificati in tre gruppi:
Locali di Gruppo 0: Sono
locali ad uso medico nei quali non si utilizzano apparecchi
elettromedicali con parti applicate. Rientrano in questo
gruppo:
Gli ambulatori generici;
Le sale per massaggi (dove non si utilizzano
apparecchi elettromedicali o apparecchi per
uso estetico).
Locali di Gruppo 1: Sono
locali ad uso medico nei quali le parti applicate degli apparecchi
elettromedicali sono connesse al paziente in modo non invasivo,
oppure in modo invasivo ma non nella zona
cardiaca. Rientrano, ad esempio, in questo gruppo:
Camere di degenza;
Sale per esami ECG, EEC, EHG, EMG, endoscopie,
radiologia, ecc.
Sale per emodialisi;
Sale per medicina nucleare;
Sale parto;
Studi odontoiatrici;
Sale per trattamenti estetici.
Locali di Gruppo 2: Sono
locali nei quali le parti applicate degli apparecchi elettromedicali
Coinvolgono la zona cardiaca.
Rientrano, ad esempio, in questo gruppo:
Sala per anestesia;
Sala chirurgica;
Sala per cure intensive;
Sala per esami angiografici ed emodinamici;
Sala prematuri.
Alcune realizzazione di studi medici (foto)